martedì 25 ottobre 2011

la crisi

2 ore a londra e ho combinato un macello.
2 ore a londra e stavo per lasciare questo mondo.
2 ore a londra e la crisi.
ero a finchley road, aspettavo i ragazzi, mi sono fumata una sigaretta, sono arrivati, abbracci strettissimi, Rem mi ha presa in braccio, poi tutti in metro, ero così felice.
siamo arrivati nella loro nuova casa, c'erano altri italiani, ci siamo fumati una canna, era un giorno che non mangiavo e che non dormivo, avevo fame e sonno.
scendiamo in cucina e... ad un tratto il cuore comincia a battere fortissimo, fortissimo.
non sentivo nulla, non vedevo nulla, i lati dei miei occhi erano bianchi, non riconoscevo i ragazzi, non avevo controllo sul mio corpo. sentivo solo il cuore. TUM TUM TUM.
pensavo che sarebbe passata, non passava. rimanevo zitta. ad un tratto ho detto: MI STO SENTENDO MALE.
e bum.... dai miei occhi è scomparso il soggiorno londinese ad archway, sono scomparsi Rem e Vinz, ero nel passato. ho flashato, era ferragosto, c'era davanti a me un altra persona. Volevo scacciare quest'immagine, volevo ritornare a londra, ho ripetuto MI STO SENTENDO MALE più volte, mi hanno fatta sedere, muovevo la testa per scacciare il passato, volevo tornare a londra. TUM TUM TUM. non avevo controllo sul mio petto. tutto. ero fuori controllo.
Vinz mi prende e mi porta fuori, freddo tagliente, brividi, ma volevo camminare, Rem resta indietro.
Urlo a Vinz, CI RIMANGO SECCA. Lui mi dice di no, di calmarmi, e io glielo ripeto.
Perchè io lo sapevo che stavo morendo, me lo sentivo come mai. Io non c'ero.
IO NON SONO QUI.
Gliel'ho ripetuto più volte, IO NON SONO QUI.
TUM TUM TUM.
Mi parlava ma io non sentivo, sentivo solo il mio cuore che scoppiava e io che me ne stavo andando, gli ho stretto la mano fortissimo, gli ho detto TI PREGO TIENIMI QUI.
me ne stavo andando. ogni secondo scacciavo la voglia di svenire e morire, mi sono aggrappata a questa vita in modo che non credevo possibile. Perchè anche se sono passati 3 giorni, io so quello che ho passato, niente e nessuno mi farà dimenticare quella notte, quella sensazione.
Camminavo e pensavo CAZZO CHE MORTE DI MERDA. GLI ROVINO LA VACANZA AI MIEI.
una cosa è sicura, avevo bisogno di un medico.
La vista era offuscata, ad un tratto mi sono seduta per terra, Vinz continuava a tenermi, lì la voglia di abbandonare il mio corpo era tanta, me ne stavo andando, ho stretto i denti. no no. non volevo cazzo.
TUM TUM TUM.
TI PREGO GIURA CHE RIMANGO QUI, CHE DOMANI MI SVEGLIO, CHE NON ME NE STO ANDANDO.
e Vinz che mi dice STAI TRANQUILLA, ORA PASSA, DAI ALZATI, FA FREDDO, TORNIAMO A CASA.. TI PROMETTO CHE DOMANI ANDRA' MEGLIO.
Siamo rientrati e non ricordavo già nulla. nulla di nulla. Ho pensato a mia sorella. Ho ricordato che avevo una sorella. non mi ricordavo mia sorella, mi sono sforzata di ricordarmi i suoi capelli, la sua faccia.
Ho bevuto un pò d'acqua. SBAGLIATO.
non avevo controllo sul mio petto, tutto era sovrastato dal battere incessantemente veloce del cuore. TUM TUM TUM.
l'acqua risale, scaccio, l'acqua risale 6 volte e io scaccio con una forza che non pensavo di avere.
non voglio morire così, mi dicevo. a 18 anni. quante cose che non sono riuscita a completare. merda.
ho sempre saputo che sarei morta giovane, ma così, a londra, la mia amata londra...e così ho realizzato cosa c'hanno cercato di spiegare i filosofi prima di noi con il carpediem, cogli l'attimo perchè non saprai mai quale sarà la tua ultima mattina, il tuo ultimo giorno. semplicemente, succede.
è stata un agonia. Con Rem siamo usciti fuori, volevo solo vomitare.
poi abbiamo iniziato a camminare e i conati sono finiti. non ricordo bene di cosa abbiamo parlato, ma stavo malissimo, non vedevo, non connettevo. erano le 2 e l'indomani avevamo il paintball.
siamo risaliti, non riuscivo a controllare il mio corpo. tremavo. temevo che avrei avuto una crisi epilettica.
invece mi sono addormentata quasi subito, vinta dalla stachezza. mentre il mio cuore continuava a tappare le mie orecchie. TUM TUM TUM.

Crisi di panico. Crisi di ansia.
Non lo so. ma è stato terribile. Penso che la canna (che non fumavo da più di un mese) c'entrasse davvero poco. è stata una crisi. Non pensavo che esistessero cose del genere, e che potessero colpire proprio me.
se qualcuno legge e non ha mai avuto una crisi di panico, non capirà mai quello che ho provato. mai.
Il giorno dopo ero stordita, siamo andati al paintball... che viaggio!!
ma lo racconterò al prossimo post.

Una cosa è certa, quella notte non è morto il mio corpo, ma è morta una parte di me.
Io con questa vita ho chiuso. ho chiuso.

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